Per molti sammarinesi le vacanze sono da lunedì un piacevole ricordo. Tutte operative le 240 aziende affiliate all’associazione dell’industria del Titano, per un totale di 5.500 dipendenti che hanno ripreso la normale attività. Riaperte anche le mense che durante il periodo ferragostano avevano limitato alla zona di Città e a quella di Cailungo, la distribuzione dei pasti. Si torna al lavoro e, come se non bastasse, si deve affrontare anche la sindrome da rientro. Sonnolenza, svogliatezza, desiderio di rinviare impegni e problemi, ma anche stress e ansie ingiustificate sono i sintomi con i quali deve fare i conti 1 sammarinese su 4 alla fine delle vacanze. Parola dell’organizzazione mondiale della sanità, che conta tra i gli Stati membri anche la nostra Repubblica, e che da anni studia il fenomeno. La sindrome da rientro nasce dallo stress, scatenato dai pensieri che ritornano, dalle situazioni lavorative e di vita quotidiana che si ritrovano una volta tornati a casa. Il tutto condito dagli effetti degli abusi vacanzieri: cefalea e insonnia da ore piccole, chili in più dovuti alle abbuffate d’agosto. E’ un problema, spiegano gli esperti dell’Oms, che colpisce soprattutto chi è stato via a lungo e può protrarsi da una settimana ad un mese, in base alla durata della vacanza. Tornare al lavoro quindi può risultare abbastanza duro, perché significa svegliarsi prima, mangiare male e in fretta, stare seduti per ore in ufficio. Il consiglio è quello di non assecondare l’ansia, ma cercare di recuperare con gradualità e lasciare spazio a qualche svago e occupazione piacevole, per distrarsi in attesa che la situazione torni normale.
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