"Nessuno scontro è in atto tra il Consolato e la Novaport Italia. Del resto perché dovrebbe esserci?". Così, in una nota, il Consolato onorario della Federazione Russa di Ancona replica alla società che ieri ha chiarito il suo ruolo nella trattativa per l'acquisizione di quote dell'Aerdorica. "Poiché - seguita la nota - per mesi l'informazione ufficiale e quella ufficiosa hanno sempre riferito di soggetti russi interessati ad acquisire le quote pubbliche di Aerdorica, abbiamo esercitato il diritto e il dovere di contribuire a fare chiarezza comunicando che le trattative per tale acquisizione sono sempre state svolte da una società italiana (Novaport-Italia S.r.l, costituita il 12 giugno 2014, con sede in Rimini). Se tra la Novaport Italia e la Novaport russa esiste un accordo secondo cui la prima è stata incaricata di operare a nome e per conto della seconda, trattandosi di due società private, questo lo possono sapere solo i diretti interessati. Comunque, ove così fosse, nulla viene aggiunto o tolto a quanto il Consolato ha comunicato e cioè che 'a trattare l'acquisto sia stata un società italiana denominata Novaport-Italia S.r.l.' con sede a Rimini che, fino a prova contraria, non fa parte della Federazione Russa".
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