È l’11 giugno 1990. Italia e San Marino siglano un accordo per l’utilizzazione da parte del Titano dell’aeroporto riminese di Miramare per l’esercizio di servizi aerei internazionali di linea. Da allora lo scalo è diventato internazionale col nome di “Federico Fellini Aeroporto Rimini – San Marino”, ma di fatto l’intesa non c’è mai stata. Nonostante un successivo scambio di lettere per superare le difficoltà di ordine fiscale, e il protocollo del 2000. A 19 anni di distanza il lungo percorso sembra giunto al termine. L’accordo in questione prevede la possibilità per la Repubblica di utilizzare il Fellini per tutte quelle attività di aviazione commerciale che possano interessare il Titano, compreso l’utilizzo di zone tecniche della struttura. Si apre il discorso di una eventuale compagnia di bandiera sammarinese, e di tutte quelle attività che uno stato può fare su aeroporto commerciale. Rispetto al passato mancavano alcune definizioni sul trattamento fiscale delle tariffe; precisazioni sulle norme internazionali dell’ aviazione civile poste dall’ Ente di riferimento Italiano. Primo passo sarà l’ aumento della partecipazione in Aeradria, la società di gestione, attualmente del 3 %. Poi piena operatività dell’ accordo con San Marino a decidere a che livello metterlo in atto.
Giovanna Bartolucci
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