Aeroporto Fellini: da oggi riapre con il primo volo dalla Russia
L'aeroporto "Federico Fellini" di Rimini, è ufficiale, riparte con un volo da Mosca e l'arrivo di 150 passeggeri. Sulla riapertura dello scalo ha pesato fino a sera la mancata firma al Notam, il documento tecnico che avvisa i naviganti che l'aeroporto è aperto, poi arrivata proprio al termine della conferenza permanente, attivata dalla Prefettura sulla questione aeroportuale dopo le vicende, fallimento e inchiesta penale, che hanno coinvolto Aeradria, la vecchia società di gestione, portando alla chiusura dello scalo in ottobre da parte del tribunale di Rimini. Dunque Rimini ha di nuovo un aeroporto funzionante, lo hanno detto tra i ringraziamenti reciproci, il prefetto Claudio Palomba, il sindaco e presidente della provincia Andrea Gnassi, Fabio Nicolai dell'Enac, e Laura Fincato e Leonardo Corbucci rispettivamente presidente e amministratore delegato di Airiminum, la società che gestirà lo scalo dopo aver vinto il bando Enac. I voli previsti ad aprile sono 9 due giorni alla settimana, il mercoledì e il sabato, la compagnia è la Transaero, ma le trattative sono aperte con le altre. "Con la riapertura saremo in grado di sviluppare il piano industriale - ha detto Corbucci - genereremo un fabbisogno finanziario e gli imprenditori che hanno già manifestato l'intenzione potranno entrare". Corbucci ha poi spiegato che sono 3 quelli riminesi, Raffaele Ciuffoli, Simone Badioli e Aircoop. Servono 12 milioni da reperire entro il 2016. Airiminum ha anche deciso di adire le vie legali, laddove ci saranno le condizioni, nei confronti del curatore fallimentare Renato Santini. "Ci aspettavamo di trovare un aeroporto aperto - ha insistito Corbucci - e invece la chiusura ci ha danneggiato perché abbiamo sostenuto dei costi aggiuntivi. Valuteremo con i nostri legali". Una richiesta di danni ed eventuale denuncia le si sta valutando anche nei confronti della gestione dell'aeroporto di Ancona che di recente avrebbe offerto 21 euro a passeggero per le compagnie che scelgono lo scalo marchigiano: "Una società nella quale si impiegano capitali pubblici per fare concorrenza sleale". Quegli eventuali 21 euro pagati da Ancona per Airiminum sono aiuti di Stato ad una società che ha congelato i debiti e pagamenti verso i creditori.
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