Il Ridolfi di Forlì alla ricerca di una identità per una ricaduta efficace sul territorio, sostenibile economicamente. Non più competizione con l’aeroporto di Rimini ma collaborazione, da definire con un tavolo tecnico. E per sopravvivere economicamente, porte aperte alla “privatizzazione”: il prossimo 4 marzo saranno esaminate le manifestazioni d’interesse già palesate e in arrivo. Questa la strategia decisa dai soci e dal Consiglio di amministrazione della Seaf, la società che gestisce lo scalo forlivese. Per il potenziamento delle rotte, al fine di una razionalizzazione dei costi, è stato deciso di rinviare alla prossima stagione Iata – che va da aprile a settembre - la contrattualizzazione delle nuove compagnie. Il Comune di Forlì, socio di maggioranza, ha intanto assicurato il sostegno finanziario necessario per arrivare a marzo, dopodiché la Seaf sarà chiamata a prendere definitivamente le decisioni su cui delineare il futuro del Ridolfi.
Luca Salvatori
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