Lo status giuridico di aeroporto civile fa decollare lo scalo di Rimini. Il Presidente della Provincia di Rimini l’aveva detto: è necessario puntare sullo sviluppo dell’aeroporto Fellini. Parole profetiche considerando che il terzo scalo della regione, passando da militare a civile guadagnerà 370.000 metri quadri di terreno. Una grandissima opportunità. Ora ci sono dei passi da rispettare. Il primo: la costruzione di una nuova torre di controllo per il traffico aereo che dovrà essere gestita da Enav, la società nazionale per l’assistenza al volo, che fornisce anche altri servizi essenziali per la navigazione. C’è già uno stanziamento del Governo di oltre 8 milioni di euro nel 2009 e di 21 milioni e 100 mila per ognuno dei tre anni successivi. L’esercito non abbandonerà comunque lo scalo riminese, lo farà l’aeronautica militare che entro la fine del 2010 si trasferirà nella base di Cervia. Ultimo decisivo passo: la tanto sospirata concessione trentennale, più vicina ora che è arrivato il decreto del governo, e soprattutto ora che sono “arrivate” le aree comprese nella riorganizzazione complessiva dello scalo.
Monica Fabbri
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