“Più fiducia nello scalo di Rimini”. E’ l’appello di Gabriele Morelli, presidente di Aeradria la società che gestisce l’aeroporto della città romagnola. Fiducia nei programmi a breve e lungo termine che coinvolgeranno lo scalo. Aspettative ed ottimismo per il collegamento con Roma, ripristinato lunedì: tre i voli giornalieri assicurati dalla compagnia Air Alps, insieme ai quali saranno garantiti servizi aggiuntivi, prenotabili direttamente da Rimini, per raggiungere dall’aeroporto il centro della capitale. Entro il 2004 poi la decisione sull’eventualità di portare a quattro i collegamenti giornalieri. Già firmati i contratti per il volo da New York, che dovrebbe essere attivato nel mese di Giugno: 4 collegamenti alla settimana per tutto l’anno, assicurati da una nuova compagnia aerea, la Ciao International, in collaborazione con tour operator italiani e statunitensi. Altre novità dei prossimi mesi dovrebbero essere il ripristino del volo per Tirana, per il quale l’Air Alps sta facendo le opportune verifiche, e l’avvio del collegamento con Sarajevo. Le due connessioni settimanali con Parigi nel periodo estivo dovrebbero arrivare a cinque, grazie all’interessamento di una compagnia Low cost. Le uniche incertezze riguardano il consolidamento delle linee per Londra e Monaco di Baviera. Da oggi risulta infatti sospeso il volo per la capitale inglese, un volo che era stato attivato solo il 5 dicembre scorso e che garantiva 4 collegamenti settimanali. Stesso discorso per i voli da e per Monaco di Baviera, assicurati fino a dicembre e che dovrebbero riprendere a Marzo. L’impegno – spiega ancora Morelli – è quello di garantire questi voli per un arco di sette-otto mesi, considerato anche il successo degli operativi per la città bavarese che nel 2003 hanno triplicato i passeggeri. Confermata infine la volontà di collaborazione con lo scalo di Bologna, che verrà chiuso per lavori nei prossimi mesi di maggio e giugno: collaborazione condizionata però dal prestito di uomini e mezzi, senza i quali l’aeroporto riminese non potrà assorbire l’aumento di traffico. Il rischio – conclude Morelli – è che se non verranno presto risposte dallo scalo bolognese le compagnie aeree scelgano piste fuori regione.
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