Agenda 21 conferma lo scioglimento e denuncia insufficiente attenzione sulla sostenibilità
Il Coordinamento Agenda 21 di San Marino conferma lo scioglimento e lo fa denunciando insufficiente attenzione al tema della sostenibilità, da parte delle istituzioni e della comunità sammarinese.
In un comunicato stampa il gruppo riprende alcuni dati, partendo dall'aumento di emissioni del 15%, la gestione inefficiente dell’energia, la raccolta differenziata inferiore al 50% e milioni di euro sprecati per la gestione dei rifiuti urbani ed industriali. Dito puntato anche verso il sistema sanitario e previdenziale, "ormai divenuti insostenibili con l’attuale modello economico", e le banche che "da elemento di ricchezza si sono trasformate in fattore di debito per la collettività". A questi fattori per Agenda 21 si aggiungono incertezza occupazionale, impoverimento degli ecosistemi naturali e crescente livello di vulnerabilità ambientale, mancato riconoscimento dei meriti e dei diritti a causa di una pervasiva cultura del privilegio e del consenso, assenza di visione, corruzione e sprechi.
Una situazione imputata all'inadeguatezza, "attribuibile alla classe politica, alle classi dirigenti ed a noi stessi cittadini" e che porta rammarico nel gruppo che, dalla sua nascita, si è sempre impegnato per "invertire la rotta, offrendo spunti, proposte di collaborazione e supporto tecnico". Il coordinamento si concentra sulla sua eredità, che si augura venga raccolta dalla parte più responsabile della società sammarinese e in particolare ai giovani che hanno accolto l'appello di Greta Thunberg. Da qui l'annuncio di un documento sull’attuale livello di sostenibilità del Paese rispetto agli Aalborg Commitments (i 10 punti costituenti la Campagna delle Città europee Sostenibili) che verrà presentato il 15 maggio in conferenza stampa.