Aggregazione giovanile, Il Macello: "Paese sostanzialmente morto, non abbiamo né spazi né opportunità"

Messaggio legato, indirettamente, al Pdl quiete pubblica. Gozi (Dc): "Ragazzi devono avere centri di aggregazione, ma senza ledere tranquillità dei vicini"

“Viviamo in un Paese che non ci permette di usufruire a pieno dei nostri diritti”. E' uno stralcio del messaggio social inviato da Il Macello, celebre punto di aggregazione giovanile nel centro storico di San Marino che però, per ammissione di ragazzi e ragazze che lo guidano, “sta passando tempi difficili”. “Una festa non è un diritto da meno”, scrive la Cooperativa che parla di un “paese sostanzialmente morto” che non “offre né spazi né opportunità”. Da qui la richiesta di sostegno e idee rivolto ai frequentatori del locale, per dimostrare l'importanza di un luogo come Il Macello.

Un messaggio che arriva a distanza di pochi giorni dalla prima lettura in Consiglio del Pdl sulla tutela della quiete pubblica e che, in modo indiretto, va a toccare proprio questo tema. In Aula la politica ha accolto l'avvio dell'iter normativo con l'obiettivo, in sostanza, di trovare un punto di equilibrio tra esigenze di abitanti e turisti e di chi organizza eventi. Abbiamo allora chiesto un commento a Paola Barbara Gozi, nella doppia veste di consigliere del Pdcs e residente in centro. “I ragazzi hanno diritto di avere centri di aggregazione – afferma Gozi – ma allo stesso tempo non si deve ledere la quiete di altre persone che abitano lì vicino. Tutto è dettato dal buon senso”. Le istituzioni, sottolinea allo stesso tempo il consigliere, “devono dare spazi giusti ai giovani”.

Nel caso specifico, prosegue, si potrebbero trovare altre soluzioni sempre in centro dove i giovani possano esprimersi. Altrimenti, aggiunge, si dovrebbero insonorizzare i locali già utilizzati e terminare entro certi orari. Ma il pdl, precisa Gozi, è qualcosa di più ampio: “Un centro Unesco è patrimonio comune”, dice. Tra le riflessioni, quella di organizzare i grandi eventi con musica fino alle prime ore del mattino fuori dalle mura e mantenere in centro le manifestazioni più contenute. In ultimo, l'appello a coinvolgere chi vive in Città durante i confronti per organizzare gli eventi. In merito al post del Macello, nessun commento dal Comitato promotore della legge che spiega di non voler entrare nel merito di “questioni specifiche legate a singoli portatori di interesse”.

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