L'Aidaa domani presenterà una denuncia alla polizia postale contro chi ha offeso con minacce di morte Caterina Simonsen. "E' nostro interesse come animalisti - spiega una nota dell'associazione che si batte contro la sperimentazione sugli animali - fare emergere la verità ed isolare chi sfrutta questa situazione". L'Aidaa vuole "far emergere la verità: e cioè che nessun animalista vero è responsabile delle minacce a Caterina per le sue convinzioni sulla sperimentazione animale". Secondo Aidaa, gli insulti provengono "da persone non certamente appartenenti al mondo animalista che per sua natura è pacifico ed antifascista". "Ma allo stesso tempo - prosegue la nota - va condannato chi sta montando una indegna campagna contro il diritto di chiedere una legislazione che preveda l'abolizione della sperimentazione animale". Ad avviso dell'associazione servono "indagini approfondite e magari, come noi riteniamo, si scoprirà che gli autori gravitano attorno ad alcuni gruppi minoritari e isolati del vasto arcipelago animalista o, ancora peggio, persone che si sono intrufolate in questa discussione solo per indirizzare il dibattito su una insensata contrapposizione ideologica. Magari - aggiunge Aidaa - foraggiati da parte di quel mondo scientifico che dall'incremento della sensibilità contro la vivisezione vede messi in discussione i milioni di euro che ogni anno vengono usati nella tortura e nella sperimentazione inutile di animali nei centri pubblici e privati". "Crediamo alla ricerca senza animali, e crediamo che siano fondamentali controlli maggiori nelle centinaia di enti che sperimentano sugli animali, crediamo - conclude Aidaa - che i fondi per la ricerca debbano essere aumentati ed indirizzati alla sperimentazione alternativa senza l'uso di animali".
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