Una soluzione al problema della disparità contrattuale e del precariato ancora in essere per molti dipendenti ISS, insieme alla volontà di aprirsi rispetto ai confini, internazionalizzando. L'AIS parte segnalando il valore del bando internazionale per reperire personale - indetto tramite decreto delegato dal Congresso di Stato. Ma subito puntualizza. L'auspicio, intanto, che l'accesso al concorso avvenga con criteri di rispetto dei numeri dei posti di lavoro disponibili in rapporto alle graduatorie, dando priorità ai sammarinesi e in relazione alle figure di cui l'ISS necessita. Poi le rivendicazioni che da tempo avanza, nei vincoli legislativi che persistono, costringendo i professionisti sammarinesi – dicono – “a restare confinati in Repubblica senza possibilità di scelta”. Gli stessi vincoli che non consentono di creare un Ordine Professionale che, “una volta riconosciuto dall'Italia consentirebbe di risolvere la situazione sul piano normativo”.
Ricordano come dal 2014 i Collegi Infermieri italiani non possano iscrivere membri che non siano residenti e come, in parallelo, sia preclusa anche l'esperienza formativa, visto che senza l'iscrizione all'Ordine italiano viene meno il diritto di accedere a corsi post-laurea, tirocini formativi, persino a progetti umanitari. L'AIS segnala come questo si traduca in una “assistenza non d'eccellenza e in in competenze professionali limitate e limitanti”. Torna così ad auspicare che vengano presto sanate le anomalie, portando frutti “in termini di soddisfazione personale e qualità assistenziale”.
AS
Ricordano come dal 2014 i Collegi Infermieri italiani non possano iscrivere membri che non siano residenti e come, in parallelo, sia preclusa anche l'esperienza formativa, visto che senza l'iscrizione all'Ordine italiano viene meno il diritto di accedere a corsi post-laurea, tirocini formativi, persino a progetti umanitari. L'AIS segnala come questo si traduca in una “assistenza non d'eccellenza e in in competenze professionali limitate e limitanti”. Torna così ad auspicare che vengano presto sanate le anomalie, portando frutti “in termini di soddisfazione personale e qualità assistenziale”.
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