Al via i preparativi per la Biennale dei giovani artisti: si terrà a San Marino dal 13 al 16 maggio 2021
Arriva per la prima volta sul Titano la Young Artists Biennale. Cominciano ufficialmente i preparativi per il grande evento, organizzato da Bjcem dal 1985, e che per l’edizione Mediterranea 19 prenderà vita in diversi spazi della Repubblica. Come sempre sarà dedicato a giovani artisti, scrittori e ricercatori under 35. San Marino torna a ospitare una manifestazione artistica di questa caratura dopo oltre 50 anni, da quando tra il ’56 e il ’67 organizzava la Biennale internazionale d’arte. Una grande occasione quindi, con una vasta eco: 70 gli artisti selezionati dall’area del Mediterraneo e dell’Europa, di cui nove sammarinesi. "Sarà una Biennale ridotta - spiega Federica Candelaresi, direttore generale Bjcem - perché studiata e adattata per integrarsi con le caratteristiche del territorio".
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La Biennale del 2018 era a Tirana, a San Marino doveva essere nel 2020, a ottobre, ma a causa del Covid è stata rimandata. Rimangono le incognite legate all’emergenza sanitaria, ma i curatori hanno già ipotizzato soluzioni alternative in caso di necessità. Per organizzare la kermesse un gruppo di lavoro con i rappresentanti di Bjcem, segreteria per la Cultura e il Turismo, Università di San Marino e istituti culturali. Sul tavolo tante idee, per prima cosa la definizione degli spazi espositivi e le linee guida per promuovere la Biennale. Dal 13 al 16 maggio 2021 ci sarà l’inaugurazione, ma la parte espositiva rimarrà aperta per tutta l’estate. L’edizione, curata da A Natural Oasis?, prende il nome di Mediterranea 19 -School of Waters e il tema principale sarà appunto l’acqua: "Sia dal punto di vista politico- racconta Alessandro Castiglioni, capo curatore di Mediterranea 19-perché oggi il Mediterraneo è un luogo di drammatico scontro e tragica realtà, sia dal punto di vista naturalistico ecologico, con l'acqua come metafora di coesistenza e progettazione del futuro".
Nel video Federica Candelaresi, direttore generale Bjcem e Alessandro Castiglioni, capo curatore di Mediterranea 19