Alcol, Lonfernini risponde all'appello dell'Authority: "Valuteremo se alzare l'età minima per bere"
L'Authority è impegnata anche in una campagna di sensibilizzazione che coinvolge in prima persona i ragazzi e che ora arriverà nelle scuole.
Il problema c'è e ora servono soluzioni concrete, che l'Authority sanitaria chiede al governo. Nello studio presentato poco fa, con dati relativi al 2022, impressiona l'età a cui alcuni adolescenti sammarinesi cominciano a bere: 11 anni. A 17 la maggior parte di loro lo fa con una certa frequenza e si è già ubriacato almeno una volta. Molto diffuso infatti il binge drinking, ovvero il consumo elevato di alcol in una sola occasione. Le cose stavano migliorando prima del 2020, ma poi è esplosa una bomba sociale: il Covid. Da cui l'appello alle istituzioni perché affrontino il problema, anche dal punto di vista normativo: a San Marino si può bere al bar dai 16 anni, in Italia dalla maggiore età. "È importante che la normativa venga adeguata e resa paritaria a quella italiana - commenta Claudio Muccioli, dirigente Authority sanitaria -. Ma sicuramente serve impegno su più fronti: le istituzioni dovrebbero chiedere più controlli nei locali; le famiglie dovrebbero controllare meglio le finanze dei figli, perché per comprare alcol, cannabis e sigarette questi ragazzi spendono parecchi soldi".
"Deve essere tutto un sistema che si muove - aggiunge Teodoro Lonfernini, segretario per le Politiche Giovanili -: un'attività normativa rinnovata, dobbiamo riflettere se aumentare l'età minima per poter accedere a sostanze alcoliche, se non altro con più maturità, ma ci dev'essere chiaramente un coinvolgimento in termini di sistema, con un rapporto Stato - famiglie. Dobbiamo tutti insieme monitorare sempre di più la vita dei nostri giovani".
L'Authority è impegnata anche in una campagna di sensibilizzazione, in presenza e via social, che coinvolge in prima persona i ragazzi e che ora arriverà nelle scuole. "Nel mese di novembre - conclude Muccioli - stiamo organizzando un incontro direttamente con i ragazzi delle scuole superiori e con il Cfp, proprio per parlare con loro dei disagi che poi possono portare a tante problematiche di dipendenza".
Nel video le interviste a Claudio Muccioli (dirigente Authority sanitaria) e Teodoro Lonfernini (segretario per le Politiche Giovanili)
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