Allarme energetico in Italia: i rischi per San Marino
In Italia si parla ormai di allarme energetico; ieri la riduzione della fornitura di gas russo era stata del 5%, oggi siamo all’8% e le previsioni parlano di un ulteriore calo nei prossimi giorni. Il ministro Scajola ha già chiesto agli enti locali di sensibilizzare la cittadinanza per un uso oculato dell’energia; il Governo è pronto – inoltre – a chiedere agli italiani di ridurre di uno o due gradi il riscaldamento nelle case. La situazione è preoccupante, ma non c’è un rischio black out perché l’Italia è dotata di 8 centri di stoccaggio; uno relativamente vicino ai confini sammarinesi: è a Sabbioncello, in provincia di Ferrara. Sul Titano una simile struttura non c’è perché il gas viene acquistato direttamente sul mercato italiano dalla SNAM: l’ente responsabile del gas del gruppo ENI. San Marino – al contrario dell’Italia – non ha problemi di fornitura e non dovrebbe averne nel futuro. Ma se ipoteticamente la situazione energetica – in Italia – dovesse aggravarsi al punto di richiedere l’utilizzo delle riserve strategiche, verrebbe ancora inviato regolarmente gas a San Marino? Il dubbio c’è.
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