Il dissesto idrogeologico è diffuso ma non mette a rischio l’incolumità pubblica. Lo mette in luce il sopralluogo urgente di ieri nell’Alta Valmarecchia. Il testimone passa dalle Marche all’Emilia Romagna e il nuovo assessore responsabile della sicurezza territoriale, Marioluigi Bruschini, insieme ai tecnici della protezione civile di Bologna e Rimini, è partito da San Leo, per una ricognizione dei 7 comuni flagellati da frane e smottamenti.
“Prima di tutto bisogna dichiarare la rocca di San Leo abitato da consolidare - ha spiegato l’assessore - per poter accedere ai finanziamenti italiani ed europei, poi ci sono alte criticità a carico di alcune frazioni”. Non c’è un’emergenza vera ma le piogge violente che in questa stagione sferzano le colline favoriscono i movimenti franosi. “Apprezziamo la celerità della regione che ci ha accolto – ha precisato Massimo Guerra, sindaco di San Leo – dopo il crollo dell’anno scorso che ha isolato il paese per una settimana”. Per il 3 novembre è previsto un incontro congiunto a Novafeltria per mettere a punto una visione d’insieme della vulnerabilità del territorio.
Valentina Antonioli
“Prima di tutto bisogna dichiarare la rocca di San Leo abitato da consolidare - ha spiegato l’assessore - per poter accedere ai finanziamenti italiani ed europei, poi ci sono alte criticità a carico di alcune frazioni”. Non c’è un’emergenza vera ma le piogge violente che in questa stagione sferzano le colline favoriscono i movimenti franosi. “Apprezziamo la celerità della regione che ci ha accolto – ha precisato Massimo Guerra, sindaco di San Leo – dopo il crollo dell’anno scorso che ha isolato il paese per una settimana”. Per il 3 novembre è previsto un incontro congiunto a Novafeltria per mettere a punto una visione d’insieme della vulnerabilità del territorio.
Valentina Antonioli
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