Allarme a Rimini dopo il caso scoppiato con le protesi francesi Poly Implant Prothese
Le protesi al silicone prodotte dalla ditta francese Poly Implant Prothese, finite al centro dello scandalo del silicone pericoloso, sono state utilizzate anche a Rimini. Ora l’apparecchio sostitutivo è stato vietato in sala operatoria, ma forse dovranno tornare sotto i ferri almeno 20 donne operate a Rimini tra il 2001 ed il 2007. Lo informa proprio l’Ausl, che nei giorni scorsi, ha iniziato i controlli che prevede la prassi avviata dal Ministero della Salute e dalla Regione Emilia Romagna. Ricapitolando: sono 81 in tutto le pazienti del territorio alle quali sono state inserite le protesi Pip e richiamate per una visita di controllo. La maggior parte di loro è tornata a casa tranquilla: nessun problema di salute, proseguiranno gli accertamenti consueti per donne operate al seno. Venti di loro invece dovranno fare ulteriori controlli e non si esclude debbano tornare in sala operatoria. Visto l’elevato rischio di rottura infatti le stesse autorità francesi hanno consigliato di farsi asportare le protesi
Sara Bucci
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