Un alpino italiano, Matteo Miotto, 24 anni, è morto oggi in Afghanistan, centrato dal proiettile di un cecchino
E’ l’ultimo contributo, in termini di tempo, che i soldati italiani hanno pagato in Afghanistan quest’anno. Matteo Miotto, 24 anni, è stato colpito da un cecchino mentre era di guardia a una torretta della base di Buji, dove prestava servizio. Il proiettile è entrato in prossimità della spalla, non protetta dal giubbetto, ed ha raggiunto gli organi vitali. Nonostante i soccorsi per il giovane caporal maggiore originario della provincia di Vicenza, non c’è stato nulla da fare. "Siamo il primo mezzo della colonna, ogni metro potrebbe essere l'ultimo, ma non ci pensi” così Matteo raccontava la tensione delle perlustrazioni con il "Lince" nella valle del Gulistan in una lettera pubblicata dal sito online del "Gazzettino", poche settimane dopo l'agguato in cui, il 9 ottobre, erano morti quattro alpini del settimo reggimento di Belluno, quello a cui apparteneva anche lui. Una passione che aveva ereditato dal nonno. “Dopo questo ennesimo episodio di violenza, in Afghanistan la strategia dell'Italia non cambia” annuncia il ministro Frattini. Con la morte di Matteo sale a trentacinque il numero degli italiani morti in Afghanistan dal 2004, anno d’inizio della missione.
Sara Bucci
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