Si chiama Lecanemab, ed è il primo farmaco che, se somministrato nelle fasi iniziali, può rallentare il decorso dell'Alzheimer, patologia progressiva ed irreversibile che ogni anno colpisce milioni di persone. Dopo essere stato approvato negli Stati Uniti, Giappone e Regno Unito, ha ottenuto sì anche dell'Unione Europea. Il via libera è arrivato dopo un precedente parere negativo dell'Agenzia Europea del Farmaco EMA, che dunque ci ripensa, raccomandandone l'autorizzazione per il trattamento di pazienti adulti con deterioramento cognitivo lieve o demenza precoce d'Alzheimer.
Per l'emissione in commercio servirà l'approvazione definitiva della Commissione Europea, che dovrebbe arrivare entro un paio di mesi. Gli esperti sono comunque cauti e mettono in chiaro che non tutti i malati potranno beneficiare di questo trattamento. Inoltre bisognerà attendere la decisione dell'Aifa in relazione ai centri che verranno autorizzati a somministrare la terapia, che rappresenta un'opzione terapeutica innovativa per quei pazienti colpiti in fase precoce dal morbo. I farmaci ad oggi disponibili, più che rallentare la progressione della malattia, ne allevano i sintomi. Il Lecanemab potrebbe quindi rappresentare per tutti loro una nuova speranza.