L'ambasciatore turco alla Stampa Estera: "Non abbandoneremo mai la strada della democrazia"
Lo chiama “vile attacco”, l'ambasciatore Aydin Adnan Sezgin, riferendosi a quanto accaduto il 15 luglio. Per lui sono chiare le responsabilità, tutte da imputare all'organizzazione che chiama terroristica, dei Fethullahisti, Feto in Turchia, ossia seguaci di Fethullah Gulen, un religioso 74enne che predica una versione moderata dell'Islam e che dal '99 vive in esilio auto-imposto negli Stati Uniti.
L'ambasciatore paragona l'organizzazione alla P2: si sarebbe infiltrata nella magistratura, dice, nei vertici della sicurezza e nelle forze armate turche, per prendere il potere. “Abbiamo prove scritte di questo – ha aggiunto – e il golpe che qualcuno mette in dubbio è stato vero. Ma è presto – aggiunge – per dire cosa accadrà. La Turchia è uno Stato di diritto, qualsiasi indagine avverrà nel rispetto delle leggi e la democrazia non sarà mai abbandonata, non prenderemo mai la via della vendetta”. E sul paventato ritorno della pena di morte, che precluderebbe l'ingresso nell'Unione Europea, è del tutto prudente.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervento di Aydin Adnan Sezgin ambasciatore Turchia