Ampio rilievo e ancora sviluppi per il nuovo filone dell’inchiesta sugli appalti Enav

Ampio rilievo e ancora sviluppi per il nuovo filone dell’inchiesta sugli appalti Enav.
29 Gennaio 2010 – Tommaso Di Lernia è sul Titano; preleva 206 mila euro dal conto “Ciclamino” alla Banca Commerciale Sammarinese, oggi in amministrazione straordianria: per ordine di Guido Pugliesi, amministratore delegato dell’Enav, la valigetta finisce sul tavolo del tesoriere dell’Udc, Giuseppe Naro. Finanziamenti illeciti, secondo la procura di Roma, che ad un anno e mezzo dall’apertura dell’inchiesta sugli appalti Enav apre un altro filone.
63 pagine di ordinanza, in cui il gip accoglie le tesi dei pm e da sabato mattina Guido Pugliesi è ai domiciliari, in manette anche il direttore commerciale delle Selex, Manlio Fiore e il commercialista della Mobkel, Marco Iannilli. Due indagati, oltre al tesoriere Udc, anche l’addetto relazioni esterne di Finmeccanica, Lorenzo Borgogni, che si è autosospeso. Pugliesi scarica le accuse: Di Lernia sarebbe “inattendibile”; mentre il leader Udc, Pier Ferdinando Casini dichiara “piena fiducia nei magistratura e in Naro” e il partito parla di “fatti già noti e già smentiti”.
E le indagini non si fermano: individuate anche 6 emissioni di fatture false per una evasione di oltre 2 milioni di euro: soldi tolti al fisco, per gli inquirenti, ma anche accumulati per dare “mazzette” a pubblici ufficiali.
Ed è la politica italiana, Pd e Idv in testa, a chiedere trasparenza, sollecitando la legge anticorruzione e misure urgenti contro il mercato delle poltrone ai vertici delle società pubbliche.

Annamaria Sirotti

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