Anche San Marino presente al simposio sullo studio del dolore
A Bruxelles erano presenti 28 paesi europei, nel simposio destinato a politici, assicuratori e esperti europei della sanità pubblica. Si è discusso di tematiche di interesse socio-sanitario, sullo sviluppo di politiche nazionali relative al trattamento del dolore cronico, che va riconosciuto a tutti gli effetti come una malattia invalidante e degenerativa, nonchè l'impatto socio-economico che da esso ne può derivare. Almeno un europeo su cinque soffre in un mese di una forma di dolore. Per questo è necessario che i servizi sanitari europei sviluppino polizze adeguate per riconoscere le terapie di dolore e i pieni effetti di quello cronico per le società. Il presidente dell'EFIC, Giustino Varrassi, tra le figure più autorevoli in campo internazionale, ha ribadito come "Il dolore sia una delle ragioni più frequenti legate alle malattie professionali". Il fatto di non riconoscerlo come un problema di salute all'interno dei Servizi sanitari nazionali implica alti costi per la società, con perdita di ore lavorative. Per San Marino erano presenti il Coordinatore del Dipartimento di Sanità Pubblica, Gabriele Raschi e Mauro Fiorini, esperto legale dell'Authority Sanitaria. Con loro il segretario dell’Associazione Sammarinese per lo Studio del Dolore Daniele Battelli.
Giovana Bartolucci
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