Sale a tre morti - tre civili fra una bambina - il bilancio dell'aggressione a colpi di arma da fuoco compiuta oggi dalle forze di sicurezza siriane contro un corteo funebre a Daraa, epicentro delle rivolte anti-regime in corso da venerdì. Lo riferiscono testimoni oculari citati dai social network e dai siti Internet di attivisti. Almeno altri sei manifestanti, secondo testimoni sul posto, sono stati uccisi nell'assalto delle forze dell'ordine siriane in nottata alla moschea al Omari di Daraa, 120 chilometri a sud di Damasco, epicentro delle proteste che da sei giorni stanno infiammando il sud della Siria. Il bilancio oscilla finora tra i 10 e 12 morti almeno, i mezzi di informazione del regime puntano il dito contro infiltrati, provocatori e stranieri. Intanto, la protesta per chiedere libertà, fine della tirannia e delle leggi speciali, si allarga ad altre città vicine, e sono decine le persone arrestate in tutto il Paese. Da Parigi, il ministro degli esteri francese dice: la Siria deve rinunciare all'uso eccessivo della forza contro i manifestanti. E la Francia condanna le violenze che hanno causato morti e feriti.
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