Ancora 72 ore, poi scattano i sigilli per l'Hotel Mosè di Torre Pedrera
L’Hotel Mosè continua a rimanere aperto non osservando il provvedimento che ne disponeva la chiusura entro le 12 di oggi. Adesso la struttura ha 72 ore per ottemperare all’ordinanza, giovedì scattano i sigilli. Thomas Cavalli, amministratore unico della società Business Travel Srl che gestisce l'albergo è stato denunciato. Ci sono i lavoratori non pagati, i clienti che si sentono vittime di un raggiro e una struttura fatiscente. L’Hotel Mosè ormai rappresenta una violazione dei diritti, dei suoi ospiti e dei suoi dipendenti. Doveva già essere chiuso ma sta continuando a lavorare, restano 72 ore prima dei sigilli. L’ultimatum oggi dalla polizia municipale. a complicare la situazione la difficile rete di gestione della struttura in cui è difficile individuare un vertice. Intricatissima appare la storia societaria del Mosè, come di altri alberghi collegati al gruppo Costa Romagna che su internet compare tra i marchi - con propri legali rappresentanti - che fanno capo al gruppo Coppola Tourism. Ieri sera sono arrivati nuovi ospiti, un gruppo di anziani provenienti da Brescia ignari dell'accaduto, prima dirottati sul K2 di Cesenatico, ma poi tornati nella struttura di Torre Pedrera, perchè l'altro albergo non era in grado di ospitarli tutti. Intanto gli albergatori della zona esprimono il malumore per una situazione che, dicono, danneggia tutti. Nel video le interviste ad una cliente e a Manila Ricci dell'Associazione Rumori Sinistri di Rimini
Valentina Antonioli
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