Ancora paura in Giappone, dove la terra continua a tremare
Giappone senza pace. Un’altra violenta scossa, di magnitudo 6.1, ha colpito nella notte la parte orientale dell’arcipelago. Sono oltre 400 le “repliche” di magnitudo superiore ai 5 gradi Richter che si sono succedute dalla fatidica data dell’11 marzo. Intanto l’Imperatore Akihito e la consorte Michiko hanno visitato le zone più devastate dal sisma. La coppia imperiale si è recata nella città di Asahi, sulla costa pacifica, a nordest di Tokyo. Qui hanno perso la vita 13 persone, mentre circa 900 case sono state pesantemente colpite o distrutte. In mattinata la polizia nipponica ha invece avviato le ricerche dei dispersi nell’area di evacuazione di 10 chilometri imposta dal governo intorno all’impianto atomico di Fukushima, dove potrebbe essere necessario ricorrere ad altre opzioni per mettere in sicurezza il reattore 2, i cui piani interrati sotto le turbine sono pieni di acqua fortemente radioattiva. In base alle analisi della Tepco poi risultano danneggiate alcune barre di combustibile esausto del reattore 4, mentre la gran parte sarebbero in buone condizioni. Infine, un caso emblematico dell’immane tragedia che sta vivendo il popolo giapponese: martedì un uomo di 102 anni si è tolto la vita perché non sopportava l’idea di dover lasciare il suo villaggio, Iitate, a 40 km dalla centrale di Fukushima 1, come da disposizioni impartite dal governo di Tokyo.
Silvia Pelliccioni
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