Anders Behring Breivik chiede scusa, ma soltanto alle vittime “senza legami politici”
Anders Behring Breivik, il serial killer sotto processo invece per la morte di 77 persone in Norvegia, ha porto le sue scuse alle vittime a suo dire “senza legami politici”, ma ha di nuovo stigmatizzato i giovani da lui uccisi nell’isola di Utoya. L'estremista di destra, 33 anni, ha detto di “voler presentare profonde scuse” ai parenti dei morti e dei feriti di Oslo, nell’esplosione, il 22 luglio 2011, di un camion-bomba da lui messo vicino alla sede del governo norvegese. Ma ha risposto con un secco no a chi gli chiedeva pari scuse per i 69 ragazzi di sinistra uccisi a colpi di fucile nella vicina isola. Quei 66 morti, ha affermato con la solita voce calma e distaccata, sono stati atroci ma necessari, dei bersagli politici legittimi, perché Utoya era un campo di indottrinamento politico.
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