Angela Venturini aggredita nella notte davanti casa
La gendarmeria non esclude nessuna pista, la stessa vittima non ha idea di chi possa avere compiuto un gesto che in Repubblica non ha precedenti. Di certo c’è che l’aggressione è stata pianificata. “Mi ha aspettato nel buio - ci racconta al telefono lo stesso coordinatore dei Moderati, che aveva appena partecipato al dibattito conclusivo della Festa dell’Amicizia organizzata dal Pdcs a Serravalle - ha aspettato che scendessi dall’auto e che mi avvicinassi alla porta di casa e poi mi ha assalito alle spalle. Sono caduta e ha continuato a picchiarmi. Ricordo il dolore, la paura, c’era sangue dappertutto, continuavo a gridare. Quando se ne è andato ho fatto appena in tempo a voltarmi per vedere un’ombra scura che si stava dileguando: alto circa 1.70, vestito di scuro, con i movimenti scattanti di chi è giovane. Mi sono trascinata in casa ed ho chiamato la gendarmeria”. Ha passato la notte in ospedale, Angela Venturini, senza dormire, con dolore. E’ stata dimessa nel primo pomeriggio: contusioni varie, qualche punto alla nuca. La prognosi è di 10 giorni. “Non capisco il perché - racconta - Credevo di dover morire. E le ferite interne bruciano molto di più dei lividi e dei punti di sutura”. Con il ricovero in ospedale è scattata automaticamente la denuncia. Spetterà alla Gendarmeria cercare di identificare l’aggressore. Nell’attesa, tra le tante domande, la Venturini ha una sola certezza: “per colpire una donna sola alle spalle serve un coraggio da leone.” Durante le elezioni politiche del 2008 i popolari sammarinesi, dei quali il consigliere Venturini era il numero due, avevano ricevuto pesanti minacce in seguito ad una denuncia presentata dal partito circa alcune operazioni immobiliari fatte a San Marino in odore di mafia.
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