Angeli con camici e divise: Croce Rossa Sammarinese in prima linea. I medici: "Contate su di noi"
In tempi di coronavirus gli angeli indossano camici e divise: corrono senza sosta nelle corsie d'ospedale, pattugliano il territorio, lavorano dietro i banconi delle farmacie. E' l'esercito silenzioso di chi non si ferma, con coraggio e dedizione. La risposta migliore all'emergenza è riscoprire il senso di comunità: la vicinanza del cuore contro le distanze di sicurezza.
Medici, paramedici, infermieri, Protezione Civile, Forze dell'ordine, Croce Rossa: il loro lavoro è sotto gli occhi di tutti. Qualcuno è in quarantena, qualcuno altro ha già contratto il virus, tutti alla fine torneranno al loro posto. L'Associazione Medici Ospedalieri scrive ai cittadini “contate su di noi, ci siamo e ci saremo anche domani”. Poi l'invito a fare ciascuno la propria parte, per non vanificare gli sforzi messi finora in campo.
Fondamentale anche l'impegno della Croce Rossa Sammarinese guidata da Raimondo Fattori e Giuliano Giardi. Attiva in Repubblica dal 1915, può contare su una trentina di volontari, impegnati quotidianamente con tutti i mezzi a disposizione. Un equipaggio con due turni di 6 ore, a copertura dell'intera giornata, per alleggerire il Pronto Soccorso e permettergli di concentrarsi sulle emergenze. Giorgio Urbinati è un ex vigile del fuoco di Rimini in pensione. In prima linea da quando è iniziata l'emergenza. Lo spirito della Croce Rossa è aiutare gli altri, regalando un sorriso – racconta Eleonora Chiaruzzi – e rassicurando chi ne ha bisogno”.