Esattamente un anno fa, lo tsunami del sud-est asiatico: la piu’ grave calamità naturale abbattutasi sul pianeta, negli ultimi decenni. Almeno 220mila, le vittime del maremoto. Il tributo piu’ pesante di vittime in Indonesia con ben 168mila morti. Poi la Thailandia, dove le onde gigantesche, provocate dal sisma di intensità superiore al 9° grado della scala richter, hanno ucciso anche numerosi turisti stranieri, compresa la riminese Morena Casadei, che si trovava in vacanza con il marito a Khao Lak. E oggi una parte dell’Asia si è fermata in preghiera, per commemorare le vittime dello Tsunami. Il capo dello stato indonesiano, Susilo Bambang Yudhoyono, in una cerimonia pubblica, ha salutato la forza e il coraggio dei sopravissuti. “Voi ci ricordate – ha detto – che la vita è bella e che vale la pena lottare per essa”.
A un anno di distanza dalla tragedia la ricostruzione, tra mille difficoltà, continua e si respira il ritorno alla vita grazie alla solidarietà internazionale. Alla massiccia campagna di sostegno hanno partecipato fin da subito anche i sammarinesi. Una vera e propria gara di solidarietà tradotta in interventi concreti a sostegno delle vittime del maremoto. Con le somme raccolte e attraverso la Croce Rossa Sammarinese la Repubblica ha contribuito al sostentamento degli abitanti di due isole dello Yemen, nell’Oceano Indiano. Per loro, che vivono di un’economia ittica, l’aiuto si è concretizzato nell’acquisto di 40 barche. La Commissione Nazionale Sammarinese per l’Unicef ha invece destinato le somme a specifici progetti per sostenere i bambini che vivono nelle aree colpite dallo Tsunami. Il risultato concreto della macchina della solidarietà avviata un anno fa dai 18 mila euro stanziati dal Governo, promotore della raccolta, attivata con l’alto patrocinio dei Capitani Reggenti. Somma cresciuta a ritmi vertiginosi grazie alla generosità dei sammarinesi: dalle istituzioni alle parrocchie, dall’imprenditoria alle associazioni sindacali alle associazioni non governative, significativa infine l’iniziativa privata. Tra i contributi quelli della CSU, che dal proprio Fondo di Solidarietà Internazionale ha donato 5 mila euro. 1000 dal Direttivo Federazione Pensionati della CDLS. I lavoratori nella giornata di lutto europeo del 5 gennaio hanno donato 1 ora del proprio lavoro. Commercianti e ristoratori in quella stessa giornata hanno destinato alle vittime dello tsunami parte degli incassi. 35 mila euro la somma raccolta nelle parrocchie e nei conventi del Titano. 10 mila e 100 euro è stata la donazione dei Corpi militari della Repubblica. A questi si aggiungono gli oltre 14 mila euro degli sms della campagna pro-Asia promossa da TMS e i quasi 190mila euro della vendita del francobollo straordinario per lo tsunami emesso dall’Azienda Filatelica. Queste sono solo alcune delle cifre che raccontano la grande generosità dei sammarinesi di fronte alla terribile catastrofe che ha segnato il sud-est asiatico.
A un anno di distanza dalla tragedia la ricostruzione, tra mille difficoltà, continua e si respira il ritorno alla vita grazie alla solidarietà internazionale. Alla massiccia campagna di sostegno hanno partecipato fin da subito anche i sammarinesi. Una vera e propria gara di solidarietà tradotta in interventi concreti a sostegno delle vittime del maremoto. Con le somme raccolte e attraverso la Croce Rossa Sammarinese la Repubblica ha contribuito al sostentamento degli abitanti di due isole dello Yemen, nell’Oceano Indiano. Per loro, che vivono di un’economia ittica, l’aiuto si è concretizzato nell’acquisto di 40 barche. La Commissione Nazionale Sammarinese per l’Unicef ha invece destinato le somme a specifici progetti per sostenere i bambini che vivono nelle aree colpite dallo Tsunami. Il risultato concreto della macchina della solidarietà avviata un anno fa dai 18 mila euro stanziati dal Governo, promotore della raccolta, attivata con l’alto patrocinio dei Capitani Reggenti. Somma cresciuta a ritmi vertiginosi grazie alla generosità dei sammarinesi: dalle istituzioni alle parrocchie, dall’imprenditoria alle associazioni sindacali alle associazioni non governative, significativa infine l’iniziativa privata. Tra i contributi quelli della CSU, che dal proprio Fondo di Solidarietà Internazionale ha donato 5 mila euro. 1000 dal Direttivo Federazione Pensionati della CDLS. I lavoratori nella giornata di lutto europeo del 5 gennaio hanno donato 1 ora del proprio lavoro. Commercianti e ristoratori in quella stessa giornata hanno destinato alle vittime dello tsunami parte degli incassi. 35 mila euro la somma raccolta nelle parrocchie e nei conventi del Titano. 10 mila e 100 euro è stata la donazione dei Corpi militari della Repubblica. A questi si aggiungono gli oltre 14 mila euro degli sms della campagna pro-Asia promossa da TMS e i quasi 190mila euro della vendita del francobollo straordinario per lo tsunami emesso dall’Azienda Filatelica. Queste sono solo alcune delle cifre che raccontano la grande generosità dei sammarinesi di fronte alla terribile catastrofe che ha segnato il sud-est asiatico.
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