Antenne in Città, scontro aperto tra Giunta e Segreteria alle Telecomunicazioni
Ma i toni si accendono sull'impatto visivo e paesaggistico delle nuove installazioni, in un territorio che è patrimonio dell'umanità e protetto dall'Unesco proprio rispetto al profilo del Monte. Antenne alte 36 metri che non rispetterebbero neppure leggi vigenti: “Le antenne sarebbero visibili da 8 km – sostiene la giunta - e da alcuni punti di vista supererebbero l’altezza delle torri, cosa vietata da una legge del 1924”.
Insiste su due punti la segreteria alle telecomunicazioni: “La priorità è garantire una degna copertura al territorio e in particolare alla capitale, dove peraltro i collegamenti sono più difficili. Provvedimenti urgenti – dice il segretario Andrea Zafferani - che chiede anche di avere fiducia in quanto rilevato e stimato dagli uffici tecnici della PA”. Già valutate su richiesta della stessa Giunta, progetti alternativi, quali l'installazione di micro-celle per minimizzare l'impatto in centro storico, ma non applicabili per la copertura di porzioni così vaste di territorio – ha spiegato ancora Zafferani, mentre torna a garantire: “Nessuno ha intenzione di deturpare il profilo del Monte, faremo di tutto per valutare soluzioni che minimizzino l'impatto visivo”.
Toni caldi, insomma, e Giunta insoddisfatta, con il capitano di Castello Maria Teresa Beccari che sottolinea la “non condivisione nella modalità con cui si sono portati avanti i lavori, senza tener conto del parare dei cittadini”, delusa – ha detto - “da una governance che per tutta la campagna elettorale ha fatto della trasparenza e condivisione il proprio baluardo”. Anche il Segretario di Giunta Tomaso Rossini replica a Zafferani: “vera urgenza per il Paese – dice - è che la politica torni a parlare con la cittadinanza”.
AS