“I calendari venatori di San Marino, così come quelli delle varie regioni italiane se ne fregano della siccità, degli incendi, della sottrazione degli habitat a causa della cementificazione e delle pratiche agricole, nulla conta, importante è sparare”. Dopo pochi giorni dall'inizio della stagione venatoria – aperta dal 1° settembre al 10 febbraio -, l'Apas torna a puntare il dito sulla caccia che, scrive in un post, “non lascia tregua a quei pochi uccelli e mammiferi sopravvissuti ad avversità e stenti “.
E aggiunge: “Il calendario venatorio sammarinese rincara la dose in peggio rispetto alla vicina Italia, poiché da sempre si cacciano nel nostro territorio specie protette e strettamente protette a livello europeo, come fringuello, pispola, frosone e verdone, ciò in barba alla Direttiva 2009/147 che ne stabilisce le regole per la protezione, la conservazione e la gestione”. Apas puntualizza inoltre come gli Operatori di vigilanza non siano in numero sufficiente per effettuare controlli capillari sui carnieri, ossia la borsa per la selvaggina.