Aperta la nuova sala per il 'reprocessing' degli strumenti endoscopici
Apparecchiature all'avanguardia per le procedure di decontaminazione, detersione e disinfezione del materiale utilizzato per gastroscopie e colonscopie
Non solo Covid. Fermo restando l'enorme sforzo che la struttura sanitaria sta compiendo nella lotta contro il virus e nella campagna vaccinale, non manca la cura verso altre prestazioni ospedaliere. Aperta in Endoscopia digestiva – Gastroenterologia, la nuova sezione dedicata al “reprocessing”, ovvero la sterilizzazione degli strumenti endoscopici. Si tratta di un investimento programmato dell’ISS, gestito dalla Direzione Amministrativa e seguito in prima persona nel Procedimento e nell'Esecuzione delle gare d'appalto rispettivamente dalle dottoresse Ivonne Zoffoli e Rita Mularoni del Dipartimento Ospedaliero.
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Si è puntato ad un ammodernamento complessivo del servizio, rivedendo le sale endoscopiche (con il contributo dell'Ufficio tecnico, Economato e di altri uffici coinvolti), e dotandole delle più moderne apparecchiature. Gli strumenti una volta utilizzati per gastro o colonscopie vengono ora sottoposti a diversi trattamenti: da una prima fase di decontaminazione in apposito lavandino al lavaggio e all'alta disinfezione tramite lavaendoscopi, fino all'asciugatura e allo stoccaggio in armadi passanti, a doppia apertura, per consentire lo spostamento del materiale da un posto contaminato ad un posto pulito: luce blu ad indicare processo in corso, luce verde per il processo concluso. Ultimo passaggio, il macchinario per la conservazione sottovuoto: tale sistema permette infatti di prolungare fino a 100 giorni la sterilità degli strumenti, cosa che in precedenza durava soltanto tra le 24/48 ore.
Nel video l'intervista a Ivonne Zoffoli, Direttore Dipartimento Ospedaliero ISS.