Apertura del Papa sulle unioni gay, vescovo Turazzi: "Ogni persona va compresa, intervento ci aiuta ad affrontare il tema"
Abbiamo trattato l'argomento con il Vescovo della Diocesi di San Marino-Montefeltro che spiega come interpretare le parole del Papa
In poche ore hanno fatto il giro del mondo le parole di Papa Francesco sulle unioni civili omosessuali. “Sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia”, dice il Pontefice in un'intervista contenuta nel documentario “Francesco” presentato alla Festa del Cinema di Roma. “Ciò che dobbiamo creare – aggiunge Papa Bergoglio – è una legge sulle unioni civili. In questo modo sono coperti legalmente”.
(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
Pensieri che hanno provocato innumerevoli reazioni e sono state interpretate da molti come un'apertura storica. Abbiamo allora chiesto al vescovo di San Marino-Montefeltro, Andrea Turazzi, come 'leggerle'. "Il Papa sa entrare nei problemi e guarda alla persona", afferma monsignor Turazzi. "Ogni persona - spiega - va compresa. E' evidente che non intende cambiare la dottrina. La famiglia, come la vuole Dio, è l'unione di un uomo e una donna ed è aperta alla procreazione. Se le persone vanno a convivere, allora bisogna riconoscere una tutela alla loro posizione. Questo afferma il Papa".
Nell'associazionismo Lgbt le frasi del Pontefice sono state accolte con entusiasmo. E non sono mancate le reazioni politiche, con esponenti di Pd, Italia Viva e + Europa favorevoli alle dichiarazioni. Dall'altra parte, all'interno della Lega, c'è chi invita a non strumentalizzare. A San Marino è intervenuto, tra gli altri, il segretario di Stato Teodoro Lonfernini, della Democrazia Cristiana. “Tutti hanno diritto ai propri affetti – scrive Lonfernini - senza alcuna distinzione”.
Nel servizio, l'intervista ad Andrea Turazzi, vescovo di San Marino-Montefeltro