Approvato dal Congresso di Stato il regolamento che disciplina l'amministrazione condivisa dei beni pubblici

Per associazioni, cooperative e singoli cittadini che proporranno azioni di cittadinanza attiva per la cura e alla rigenerazione dei beni comuni urbani, sono previste semplificazioni burocratiche o agevolazioni

Approvato dal Congresso di Stato il regolamento che disciplina l'amministrazione condivisa dei beni pubblici.

Approvato il 12 luglio scorso dal Congresso di Stato il regolamento riguardante la collaborazione tra cittadini e istituzioni per la cura, la rigenerazione e la gestione dei beni comuni. Grazie all'amministrazione condivisa, associazioni e cooperative, ma anche gruppi informali di cittadini e singoli potranno proporre azioni di cittadinanza attiva per la cura e alla rigenerazione dei beni comuni urbani, con il sostegno delle Istituzioni. Un sistema normativo che andrà a regolamentare, scrive la Segreteria al Territorio in un comunicato,- una realtà già presente in Repubblica da decenni. Il patto prevede semplificazioni burocratiche o agevolazioni per le persone e le associazioni che vorranno prendersi cura dei beni comuni. I cittadini interessati a interventi di cura, pulizia, gestione condivisa e rigenerazione del verde e di beni pubblici, potranno presentare domanda di collaborazione secondo un modello che verrà messo a disposizione sul portale della Pubblica Amministrazione. Il regolamento – ricorda la nota - prevede differenti livelli di intensità e complessità delle azioni di progetto, occasionali o continuative. Fra le azioni possibili, la rigenerazione di spazi degradati o abbandonati, piccoli interventi di pulizia e manutenzione per rendere fruibili spazi degradati, l'abbellimento di muri o spazi, percorsi di sostegno per favorire la crescita di comunità educanti con le scuole, la gestione condivisa di biblioteche e altri servizi pubblici, riusi temporanei di spazi o edifici pubblici non utilizzati o sotto utilizzati. Il Segretario di Stato Canti ha espresso la propria soddisfazione per “l’approvazione di questo regolamento che andrà a incrementare, in maniera progressiva, il potere delle libere associazioni di cittadini sammarinesi”, dato il continuo e costante aumento di domande cittadinanza attiva che "va sostenuta attraverso azioni di sostegno costruite sulla fiducia nei cittadini e non sull’esercizio dell’autorità".
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