L'Aquila a quasi 10 anni dal sisma, il sindaco: "Oggi siamo un laboratorio a cielo aperto"
Sono passati quasi 10 anni dal terribile terremoto che nel 2009 ha causato oltre 300 morti. L'Aquila è una città in rinascita, a dispetto della piazza Duomo, già bella, all'interno ci sono ancora tante macerie, tanti edifici chiusi, praticamente una città fantasma. Ma la ricrescita c'è, sotto tanti punti di vista.
Per le strade certo impressiona il raggelante silenzio di quello che una volta era il cuore pulsante della città: silenzio dato dall'assenza, di persone, di negozi, di uffici. Al loro posto, macerie e transenne, edifici abbandonati. La Regione ci prova, col decreto “Fare centro” offre agevolazioni a chi riapre un'attività. Qualcosa si muove. Tra i simboli della nuova L'Aquila è l'Emiciclo, attuale sede del Consiglio Regionale, gravemente danneggiato dal sisma. La riconsegna, di pochi giorni fa, è la prima di un palazzo a finalità pubbliche che avviene dal terremoto: il manufatto oggi è stato sollevato e appoggiato su “ammortizzatori”.
Stesso dicasi per la splendida Basilica di Collemaggio, simbolo della città dal 1300, chiusa da 9 anni e riaperta lo scorso Natale. Anche un'artista del calibro di Beverly Pepper, famosa scultrice americana, ha creato per L'Aquila un teatro all'aperto di 3000 mq, per farne un nuovo centro di aggregazione culturale.
Francesca Biliotti
Nel video le interviste a Lucio Zazzara, architetto; Giuseppe Di Pangrazio, presidente Consiglio Regionale Abruzzo; Pierluigi Biondi, sindaco L'Aquila