Archivio di Stato: alla Reggenza, in visita, presentati i manoscritti più importanti

A tu per tu con la storia. I Capitani Reggenti, Francesca Civerchia e Dalibor Riccardi, visitano l'Archivio di Stato. A Palazzo Valloni, tempio della cultura sammarinese, un'esposizione ad hoc dei documenti più importanti di una storia millenaria. A partire dal più antico, il Placito Feretrano, pergamena del XI secolo copia di un scritto antecedente, che riporta la controversia tra un vescovo di Rimini e un abate di San Marino. Si passano in rassegna gli statuti, la corrispondenza con Napoleone Buonaparte, la lettera con cui Abramo Lincoln accetta la cittadinanza sammarinese e il documento “Quid est libertas?”.

"Negli ultimi mesi - chiosa Paolo Rondelli, direttore Istituti Culturali - c'è anche una politica di recupero di alcuni documenti, di restauri, che stavano andando perduti per il deterioramento e che si spera nei prossimi mesi riusciremo anche a esibire al pubblico sanmarinese". A ospitare questo viaggio nella storia la Sala del Trono, detta anche Sala delle udienze, ristrutturata dopo il bombardamento del '44: qui anche le pareti raccontano il passato della Repubblica e sono istoriate con i nomi dei Capitani Reggenti, scritti uno per uno da Fernando Casali, dal 1243 – primo anno di cui si ha documentazione storica – a fine 1800.

"All'interno della biblioteca di Stato e dell'archivio di Stato - commenta il segretario alla Cultura, Teodoro Lonfernini - vi è contenuto il patrimonio documentale del nostro Paese, sul quale investiamo in termini di tutela, conservazione e studio. Credo rappresenti a tutti gli effetti la vera memoria del nostro Paese".

Nel video le interviste a Paolo Rondelli (direttore Istituti Culturali) e Teodoro Lonfernini (segretario alla Cultura)

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