“Quelle parole sono chiare indicazioni di voto rivolte a tutti i fedeli, ed un evidente attacco alla popolazione lesbica, gay, bisessuale e transgender”. L’Arcigay di Pesaro 'Agorà', competente territorialmente anche per la Repubblica, dove conta almeno 600 iscritti su circa 7.000 in totale, si dice indignata per le parole diffuse in un comunicato stampa dal vescovo Luigi Negri, e riprese anche dalla stampa marchigiana. “Un certo clero – sostiene Luca Perilli, vice presidente di Agorà – ritiene di avere preminenza morale sulle posizioni degli altri e noi ci scagliamo contro questa concezione. Vorremmo una presa di responsabilità – conclude – le indicazioni della Chiesa producono effetti a volte devastanti sulla vita dei singoli e delle famiglie e dovrebbero rendersene conto”. “Nel mio comunicato – è la risposta del vescovo – ho dato indicazioni di criteri ultimi per una scelta libera e personale. Non sono affatto indicazioni di voto, e chi lo sostiene dice il falso. Ho ripreso – continua monsignor Luigi Negri – le parole del cardinal Ruini, e prima di lui quelle del Santo Padre, nelle quali sono stati indicati i valori sostanziali da difendere, e i disvalori da combattere, per compiere una scelta motivata e personale. La Chiesa non si sostituisce ad alcuna persona per questa scelta. Alcuni valori – conclude – non sono negoziabili, come la famiglia e la vita. In questo mi vanto di essere in buona compagnia, con Benedetto decimosesto”.
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