Arresto Vallefuoco, i legali non rilasciano dichiarazioni

Aveva preso le distanze dall’operazione “Vulcano” del Ros di Bologna, operazione che aveva condotto in carcere il fratello Francesco e delineato la presenza di clan camorristici nel triangolo tra Rimini, Riccione e San Marino. Giuseppe Vallefuoco, 39 anni, noto a San Marino per avere gestito il panificio che aveva fornito per alcuni anni le mense scolastiche del Titano, qualche mese aveva fatto scrivere dai propri avvocati, Morena Toni e Monia Amadei, evidenziano la sua assoluta estraneità a fatti di cronaca “relativi agli insediamenti camorristici sui territori nazionale e sammarinese”. Ieri mattina è stato arrestato nella sua abitazione vicino a Novafeltria, provincia di Rimini. Il fratello del boss deve rispondere di estorsione aggravata dai metodi mafiosi. Secondo il Gico della Guardia di Finanza di Bologna era il braccio dell’organizzazione: picchiava chi non riusciva a pagare per intenderci. I suoi legali, questa volta, non rilasciano dichiarazioni. Tanto più che proprio alla famiglia Vallefuoco è riconducibile la società di recupero crediti Ises di Rimini, con sede legale a San Marino, nella quale aveva quote anche la compagna di Giuseppe, Lucia Esposito, arrestata anche lei in quella che sembra essere solo il primo filone dell’inchiesta. E anche l’operazione "Vulcano", avvertono i militari del Ros, avrà presto nuovi sviluppi.

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