Arresto Vendemini: i soldi della 'ndrangheta in un conto del Credito Sammarinese
Vincenzo Barbieri, detto il ragioniere, pregiudicato, 54 anni, affiliato al clan ndranghetista Mancuso. Da qualche anno viveva a Bologna in un attico in via Saffi. Osservato speciale della Direzione Investigativa Antimafia, era stato arrestato a gennaio per traffico internazionale di stupefacenti. Gestiva l’arrivo dalla colombia di enormi quantitativi di cocaina via mare, occultati all’interno di grossi blocchi di marmo. A San Marino aveva potuto aprire un conto corrente al Credito Sammarinese, dove teneva in deposito parte dei proventi del narcotraffico. Si parla di milioni di euro. Nonostante un curriculum criminale così inquietante, la banca, all’epoca diretta da Valter Vendemini, aveva accettato i suoi soldi. E l’indagine della magistratura sammarinese tende ad accertare come sia stato possibile, quali vantaggi diretti ne abbia tratto Vendemini e chi, eventualmente, abbia lo abbia spalleggiato. Barbieri pochi giorni dopo essere stato scarcerato, a marzo, è stato ucciso ucciso a San Calogero, nel vibonese. Un omicidio di chiaro stampo ndranghetista, a cui si riferiscono queste immagini della Rai. Barbieri si trovava in una delle vie principali del piccolo comune calabrese quando un commando di tre persone è arrivato a bordo di un auto. Il primo killer è sceso e gli sparato l’intero caricatore di una pistola calibro 7,65 poi un altro killer ha fatto fucolo con quattro colpi di fucile caricato a pallettoni. Forse una resa dei conti, forse sono stati gli stessi affiliati del suo clan che temevano che Barbieri, arrestato e scarcerato, potesse parlare.
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