Due giorni di sole e poi la neve. Cessata la fase di allarme nelle province emiliane per il rischio esondazione dei fiumi, il tempo ci regala una tregua. Ma dopo il passaggio del ciclone Golia non è ancora tempo di guardare alla primavera. Giovedì infatti sul Titano è prevista neve per l'arrivo di aria fredda da nordest che darà vita a quello che gli esperti del tempo - sempre più catastrofici nel battezzare le basse pressioni - hanno chiamato il ciclone "Venezia Low". In Repubblica, in realtà, dovremmo cavarcela con una decina di centimetri di neve, a quota 400 metri, nelle ore centrali della giornata. Più fastidioso sarà il vento che ruoterà di Grecale con raffiche fino a 130 chilometri orari. Una sciabolata artica veloce perchè, se le previsioni saranno confermate, venerdì tornerà a farci compagnia il sole pur con temperature rigide. Intanto si contano i danni dell'ultima ondata di maltempo. Campi allagati, ortaggi all'aperto distrutti, serre divelte, viti e alberi da frutta sradicati e ulivi monumentali spezzati. E nelle aree più colpite si contano purtroppo anche vittime. Il primo monitoraggio della Coldiretti, oltre alle regioni del Mezzogiorno, dalla Calabria alla Campania fino alla Puglia,le più devastate dal ciclone Golia, riscontra danni per milioni di euro in tutta la Penisola.
Sonia Tura
Sonia Tura
Riproduzione riservata ©