San Marino è il primo Stato d'Europa ad aderire ai corridoi umanitari: accolta una famiglia
Ha solo parole di ringraziamento Abdul, fuggito dalla devastata città di Homs, in Siria, fino in Libano, dov'è rimasto 4 anni vivendo in uno scantinato, con la moglie e i tre figli di 12, 11 e 3 anni.
Poi i corridoi umanitari della comunità di Sant'Egidio, Federazione delle chiese evangeliche e chiesa Valdese, che hanno portato in Italia 81 persone, dopo le 200 del febbraio scorso.
La famiglia Alali starà a San Marino, che diventa così il primo Stato europeo ad aderire al progetto umanitario. Già in moto la solidarietà sammarinese, alcune maestre si sono offerte di insegnare l'italiano ai bambini affinché a settembre possano iniziare la scuola.
La famiglia è stata accolta dall'Ambasciatore di San Marino in Italia Daniela Rotondaro, che ha seguito il progetto, dopo l'impegno preso dalla Reggenza con Sant'Egidio.
La Repubblica ha ricevuto elogi unanimi per il suo impegno: Marco Impagliazzo, presidente della comunità di Sant'Egidio, dopo aver rivolto un appello ai governi europei affinché accolgano i corridoi umanitari che impediscono tragiche morti in mare, ha salutato entusiasta l'adesione di San Marino al progetto.
Francesca Biliotti
Nel video le interviste a Abdul Ghani Alali; Mario Giro vice ministro degli Esteri; Daniela Rotondaro Ambasciatore di San Marino in Italia, e l'intervento di Marco Impagliazzo presidente della Comunità di Sant'Egidio