Inginocchiato, con l’inseparabile tricolore. Così Angelo Stefio ha riabbracciato il figlio. E’ la fine di un incubo. E’ il momento della gioia. Sono sbarcati questa mattina alle 11, all’aeroporto di Ciampino i 3 italiani rimasti in ostaggio per 55 giorni in Iraq. All’inferno e ritorno. Un’esperienza – la loro – che ha tenuto con il fiato sospeso milioni di persone per giorni e giorni. Salvatore Stefio, Maurizio Agliana ed Umberto Cupertino sono apparsi in buone condizioni fisiche e subito dopo gli interminabili abbracci con i familiari, sono stati accompagnati in Procura per chiarire nei minimi particolari la vicenda del loro rapimento. L’importante – però – è che sono a casa e stanno bene. Ora Angelo Stefio potrà realizzare un desiderio che ci aveva confidato qualche tempo fa, nei giorni più bui di questa storia a lieto fine. Tornare in Repubblica con Salvatore. “Ero già venuto a San Marino con mio figlio qualche anno fa – disse Stefio – e Salvatore rimase affascinato dalla bellezza del Titano e dalla cerimonia del cambio della guardia a Palazzo Pubblico”. “Vorrei tanto tornare in Repubblica con lui – concluse - una volta finita questa brutta storia”.
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