Asia Bibi: nuovo appello dei familiari alla comunità internazionale
Sette anni di lotta per liberare Asia Bibi, detenuta in Pakistan dal 2009 con l'accusa di blasfemia, e condannata a morte l'anno dopo. Lo scorso ottobre l'Alta Corte pachistana ha rigettato il ricorso presentato dall'avvocato della famiglia, Joseph Nadeem. Ora l'ultima chance è la comunità internazionale, atti dei vari Parlamenti che possano mettere sotto pressione il Pakistan. Anche quello di San Marino, due anni fa, aveva approvato un ordine del giorno. La figlia di Asia Bibi, oggi 16enne, Eisham Ashiq, ha pianto mentre proclamava l'innocenza della madre, “ha solo dato da bere ad altre donne che le avevano chiesto dell'acqua mentre lavoravano la terra. A mia madre – ha aggiunto – è stato chiesto di abbracciare l'Islam per essere liberata”, e il marito di Asia, Ashiq Masih, ha sottolineato la difficile condizione carceraria della moglie, a suo dire detenuta in condizioni disumane. La conferenza è stata promossa dai Popolari per l'Italia, con l'associazione Pakistani Cristiani in Italia e Citizen Go, che proseguiranno il loro tour in Europa per sensibilizzare i governi e chiedere un vero intervento.
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