In sudafrica è stato brutalmente assassinato – a bastonate e colpi di machete – Eugene Terreblanche, 69 anni, leader del movimento di resistenza Afrikaneer: il gruppo di separatisti bianchi che da anni si batte per la creazione di uno stato Boero indipendente. L’uomo, uscito di prigione nel 2004 dopo aver scontato una condanna per tentato omicidio, sarebbe stato ucciso - mentre dormiva nella sua fattoria - da due suoi dipendenti di colore, pare per una questione di stipendi non pagati. Il suo assassinio arriva in momento di preoccupazione per la crescente polarizzazione razziale nel Paese, dove peraltro questa estate si svolgeranno i campionati mondiali di calcio. Nel Sudafrica del post-apartheid sarebbero 2.500 gli allevatori di minoranza bianca assassinati per motivi razziali dal ’94 ad oggi.
Gianmarco Morosini
Gianmarco Morosini
Riproduzione riservata ©