Una serie di negoziati iniziati sette anni fa, arrivati alla fase più acuta, e che nel 2023 dovrebbe approdare alla fase finale con un testo di accordo per l'associazione di San Marino all'Unione Europea. Così, parallelamente a sei mesi di lavoro intenso per elaborare il dossier, una serie di incontri permetterà alla cittadinanza di approfondire adeguatamente il tema. Prima lezione il 25 gennaio e poi a cadenza mensile fino a giugno. Per discutere e confrontarsi su un passo importante per la Repubblica. Esigenza di integrazione alle “quattro libertà europee” da una parte e opportunità dall'altra. "Per esempio i cittadini sammarinesi potranno lavorare, studiare e soggiornare in qualsiasi Paese Ue - spiega Luca Beccari, segretario per gli Affari Esteri - e viceversa. Manterremo però un numero di residenti adeguato al territorio. Questa è la logica del negoziato. Stessa cosa per il lavoro, per i servizi finanziari e altri temi coperti dal negoziato".
Gli incontri, un unicum nel loro genere, sono pensati per essere il più fruibili possibile per i cittadini: "E' un unicum nella misura in cui - chiosa Michele Chiaruzzi, direttore Centro per le Relazioni Internazionali Unirsm - integra per la prima volta la dimensione scientifica, politica e culturale. Il ciclo di incontri si chiama non a caso 'L'Europa e noi' perché l'ambizione è spiegare il rapporto che avremo con l'Europa". Per spiegare e analizzare il percorso di San Marino, previsti anche diversi contributi esterni. "Visti i relatori che porteremo nelle sei serate - commenta Marino Albani, presidente Sums -, tutti professori dell'Università di San Marino, abbiamo fiducia che i cittadini possano capire cosa succederà con questo accordo, grazie a una divulgazione semplice e chiara".
Nel video le interviste a Luca Beccari (segretario Affari Esteri), Michele Chiaruzzi (direttore Centro per le Relazioni Internazionali Unirsm) e Marino Albani (presidente Sums)