Astensione dalle udienze proclamata dalle Camere Penali della Regione Emilia-Romagna
Le ragioni dell'astensione, ben dettagliate nella delibera del 28.6.2016 che si allega, riguardano le gravi criticità del Tribunale di Sorveglianza di Bologna, denunciate dalle Camere Penali regionali ormai da anni, sia dal punto di vista dell'organizzazione degli uffici, che dei ritardi nelle iscrizione e nelle decisioni di istanze e reclami, tali da menomare gravemente i diritti di difesa dei soggetti coinvolti, anche sotto il profilo della violazione del principio della ragionevole durata dei procedimenti.
Tali disfunzioni comportano gravi ripercussioni nella vita di chi attende di scontare la condanna subita o di chi già la scontando in carcere ed è in attesa di poter essere ammesso a regimi alternativi (come l'esecuzione della pena presso il proprio domicilio in caso di pene detentive brevi) o a benefici previsti dalla legge come la liberazione anticipata ed i permessi, anche per motivi famigliari.
Anche la stampa si è recentemente interessata ad una richiesta di permesso di un detenuto a Rimini richiesto per far visita alla madre morente, notificato a morte già avvenuta.
Ritenuta, quindi, ormai insostenibile la situazione in cui versano da anni il Tribunale e gli Uffici di Sorveglianza di Bologna, le Camere Penali regionali hanno deciso di deliberare l'astensione dalle udienze penali ad esclusione di quelle da svolgersi nell'ambito dei procedimenti avanti il Tribunale di Sorveglianza, non potendo la protesta costituire un ulteriore motivo di ritardo nella celebrazione e definizione di procedimenti avanti detto Tribunale.
E' inoltre fissata a Bologna una manifestazione regionale degli avvocati penalisti per il giorno 13 luglio 2016, anche al fine di sollecitare ed informare l'opinione pubblica ed i media sulle criticità sopra segnalate.