Attentato Brindisi, Vantaggiato: "Atto dimostrativo contro la giustizia"

Attentato Brindisi, Vantaggiato: "Atto dimostrativo contro la giustizia".
Nel carcere di Lecce l’udienza di convalida del fermo di Giovanni Vantaggiato, l'imprenditore 68enne di Copertino che ha ammesso di essere il responsabile dell'attentato alla scuola di Brindisi nel quale è morta la studentessa sedicenne Melissa Bassi e altre cinque ragazze sono rimaste ferite in modo grave. Vantaggiato è
accusato di strage in concorso con altri per finalità di terrorismo. L'uomo afferma di aver agito da solo, ma gli inquirenti sono convinti vi siano complici.
Vantaggiato, in lacrime, "ha confermato la confessione". Lo ha assicurato l'avvocato Orlando dopo l'interrogatorio. Vantaggiato ha ribadito il movente: "Un atto dimostrativo contro la giustizia - ha detto - Tre anni fa vendevo 4 milioni di litri di gas l'anno, adesso uno". Le lacrime dovute alla paura per la famiglia: "Dovete proteggerla, ho paura".
L’uomo avrebbe inoltre fornito al gip nuovi dettagli sulle modalità di realizzazione dell'innesco dell'ordigno, raccontando di aver fatto delle prove in campagna prima di trasportare, da solo, le bombole davanti all'ingresso della scuola Morvillo Falcone nella notte tra il 18 e il 19 maggio.
L'interrogatorio per l'udienza di convalida è durato circa tre ore. Per motivi di sicurezza, l'uomo è stato sentito in un locale attiguo all'ufficio matricola del carcere di Lecce e non nella sala canonica dove di norma si tengono gli interrogatori dei detenuti.

Intanto un allarme bomba ha fatto scattare all'interno della scuola media “Milizia Fermi” di Oria controlli dei carabinieri che hanno dato - a quanto pare - esito negativo. Per precauzione la scuola è stata sgomberata.

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