Attiva-mente chiede elezioni più inclusive e incoraggia le persone con disabilità a votare
Nonostante i progressi in diversi Paesi europei ci si scontra ancora con seggi elettorali inaccessibili, mancanza di tecnologie di assistenza adeguate, comunicazioni e materiali di voto non adatti a persone con disabilità visive o uditive, sino addirittura a vere e proprie proibizioni, come nel caso di persone con disabilità intellettive. L'allerta arriva da Attiva-mente che alza l'attenzione sull'accessibilità del voto a pochi giorni dalle elezioni invitando a recarsi alle urne. L'associazione evidenzia come a San Marino ci sia una buona attenzione rispetto all’accessibilità dei seggi: viene allestito un seggio speciale per i degenti all’interno dell’ospedale, è previsto un seggio speciale mobile a beneficio degli elettori intrasportabili per consentirgli di votare presso la propria abitazione, e per le persone con determinate difficoltà che lo richiedono, è ammesso il voto assistito che, laddove presente in Europa, “solleva dubbi in determinati casi, poiché non sempre c’è la garanzia dell’imparzialità del sostegno e si possono verificare indebite influenze” specifica l'associazione.
"Per quanto riguarda il voto attivo il nodo più complicato è garantire l’esercizio del voto alle persone con disabilità intellettiva – spiega Mirko Tomassoni, presidente Attiva-mente - .Se si prevedono determinati accorgimenti è possibile garantire la segretezza e scongiurare il fatto che ci siano delle interferenze durante l’esercizio del voto”.
L'associazione cita un decreto recentemente emesso dal Governo di Andorra per regolamentare proprio il tema della partecipazione attiva al voto, delle persone con disabilità in coerenza con la Convenzione delle Nazioni Unite sui loro diritti. Un provvedimento che sarà protagonista, peraltro, di uno specifico "Side Event", promosso dalla Missione Permanente di Andorra, alla prossima Conferenza degli Stati Parte della Convenzione, prevista a New York dal 11 al 13 giugno.
"Per quel che riguarda il voto passivo è più ostica la questione perché mancano dei sostegni a San Marino - conclude Tomassoni - che sarebbero fondamentali: mi riferisco all’assistenza personale, comunicativa e tecnologica. Credo che un’attenzione maggiore per la prossima volta sia più che opportuna”.
Nel video l'intervista a Mirko Tomassoni, presidente Attivamente
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