Non coincidono le cifre indicate dalla Federazione pensionati della Csdl con quelle fornite dalla segreteria alla Sanità, che a sua volta ha chiesto spiegazioni alla direzione dell’Istituto per la sicurezza sociale. Alberto Mino, presidente della federpensionati, aveva protestato per l’aumento del 10% della quota di soggiorno per la casa ferie San Marino a Pinarella di Cervia, nella quale ogni estate si recano almeno duecento pensionati, nei due turni a loro riservati, ossia giugno e settembre. “L’aumento purtroppo è fisiologico, e viene deciso ogni anno – dice il vicesegretario Nelly Chiaruzzi – ma non possiamo venirlo a sapere dai volantini distribuiti casa per casa che la quota costerà il 10% in più. E’ una questione di metodo: ci accantonano sempre”. Secondo la Federazione, gli anziani che percepiscono pensione sociale l’anno scorso avevano pagato 176 euro, quest’anno 194, mentre chi ha normale pensione paga 357 euro contro i 324 dell’anno scorso. La segreteria alla Sanità smentisce: l’aumento è di appena il 2%. “E tra l’altro – puntualizza Stefano Palmucci, segretario particolare – non si possono fare i calcoli sui 176 euro pagati lo scorso anno, perché c’erano le elezioni, quindi il turno di giugno durava qualche giorno in meno”. In realtà la retta passa da 190 a 194 euro per 13 giorni di soggiorno per gli anziani in possesso di pensione sociale, e per tutti gli altri da 350 a 357 euro.
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