Nel periodo dal primo al 24 gennaio, il consumo di gas naturale in Repubblica è aumentato del 30% rispetto allo scorso anno. Un dato prevedibile: determinato soprattutto dall’ondata di maltempo e dalle temperature rigidissime che hanno caratterizzato questo inizio di 2006. Riscaldare a dovere gli ambienti è giusto, ma è necessario comunque limitare gli sprechi, perché la crisi energetica che sta interessando alcuni paesi europei - tra cui l’Italia – potrebbe avere sviluppi imprevedibili. A chiedere alla cittadinanza consumi termici più attenti è la segreteria di Stato per la Protezione Civile ed i rapporti con l’AASS. San Marino non corre alcun rischio di black-out energetico: il contratto di fornitura di gas stipulato con l’ENI continua ad essere scrupolosamente osservato dall’ente italiano; mancano però – in territorio – centri di stoccaggio di metano, riserve strategiche insomma. Secondo la segreteria di Stato per l’Informazione è forse giunto il momento di studiare un progetto perché in Repubblica possa essere realizzato un piano energetico che preveda l’utilizzo di energie rinnovabili.
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