Prevenzione, screening, diagnosi precoce. La lotta ai tumori passa da queste tappe fondamentali. Ma una lotta, purtroppo, ancora impari. L’incidenza tumorale in territorio sammarinese cresce, anche se di traguardi ne sono stati raggiunti tanti nel tempo. Si contano circa 130 casi ogni anno. Il cancro alla mammella è il più diffuso tra le donne, mentre tra gli uomini quello alla prostata; negli ultimi 10 anni, poi, sono quasi raddoppiati i tumori del sangue. Tali indicazioni arrivano dalla responsabile dell’unità di oncologia, Elena Mularoni, ospite - insieme a Maria Loredana Stefanelli, direttore della Medicina Interna - ad una serata organizzata dal Rotary Club. Nell’occasione è stato lanciato un appello, accolto dallo stesso Rotary, per l’eventuale finanziamento di uno studio sul territorio mirato alla ricerca delle cause che rendono alcune zone della Repubblica più colpite rispetto ad altre in quanto a tumori. Falciano risulterebbe la località con il numero più alto di casi. Va detto però che il dato è da prendere con le molle, perché tutto da verificare. Troppe le variabili in ballo. Potrebbe, infatti, essere una semplice casualità. Bisogna quindi evitare inutili allarmismi. Tuttavia, si rende necessario l’aggiornamento del registro tumori, fermo ormai da 4-5 anni. A giorni, la direzione sanitaria, cui spetta la raccolta dei dati, assicura di diffondere i numeri dei casi rilevati dal 1989 al 2007 in base al castello di residenza dei cittadini. “Per l’ultimo triennio - spiegano dalla direzione – vanno considerati i tempi tecnici per l’elaborazione dei dati, per questo non si può parlare di ritardo”.
Nel video l'intervista al dott. Omar Raimondi, resp. tut. ambiente e salute ISS.
s.p.
Nel video l'intervista al dott. Omar Raimondi, resp. tut. ambiente e salute ISS.
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